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Follie per il nuovo millennio

Un'indagine del Cirm ci racconta che la caduta del millennio verrà festeggiata dagli italiani senza badare a spese. Infatti il 52 per cento degli intervistati nel sondaggio telematico dell'istituto di ricerca diretto da Nicola Piepoli (che ha dialogato con un campione rappresentativo dei 49 milioni di italiani di età superiore ai 15 anni) confessa che, per il prossimo 31 dicembre, si ripromette una serata alla grande.
A dare molta importanza ad un locale alla moda per il cenone di fine millennio sono soprattutto le donne che rappresentano il 55 per cento degli intervistati disposti a "folleggiare", contrapposti al 48 per cento degli uomini inclini alle "follie". Alle signore farà piacere - sembra - in quella occasione sfoggiare nuovi vestiti, cambiare look e acconciature, illudendosi di andare incontro a un vita migliore, proporzionata al loro rinnovato aspetto esteriore, quasi fosse uno scaramantico auto augurio.
Un capodanno "supertrasgressivo" è in cima soprattutto ai desideri e ai sogni dei giovani che sembrano essere disposti a spendere anche mezzo milione per la fatidica serata di fine Millennio. Sempre dal sondaggio Cirm risulta che la spesa media pro capite messa in previsione dagli italiani sarà di 240 mila lire (109 mila solo per i beveraggi del brindisi). Dato comune sembrerebbe essere quello per cui sulla tavola di festa non venissero a mancare i piatti della tradizione e le bottiglie di vino doc. Il 63 per cento degli intervistati mette il vino in primo piano, rendendolo protagonista della serata di San Silvestro, per preparare un ingresso quanto mai "spiritoso" al nuovo secolo ormai alle porte. I piatti, invece, dovrebbero privilegiare le antiche ricette, quelle di sapore "nonnesco", anche se non mancano i curiosi dell'esotico o gli sperimentatori del nuovo che non disdegneranno tortellini al ragù di pesce e note dolci in luogo di quelle salate o viceversa, tanto per assaggiare sapori diversi a tutti i costi.
Naturalmente gli psicologi sono già pronti a dire la loro su questo bisogno di nuovo e di antico nelle scelte alimentari di chi si appresta a festeggiare la fine di un anno tanto importante da chiudere secolo e millennio, sottolineando la simbolica necessità di conficcare profondamente le radici nel passato per essere agguerriti e pronti ad affrontare le incognite e le sfide del futuro.
Il 32 per cento degli intervistati continua ad essere comunque lo zoccolo duro dei conservatori, limitandosi a gradire le classiche lenticchie con cotechino, con il panettone in chiusura della cena e non riuscendo a soffocare degli sdegnati puau di disapprovazione alla prospettiva di ingurgitare tortellini al sugo di pesce o arrosti con confetture dolci et similia.
E all'estero come andranno i festeggiamenti?
A Londra un gioioso raduno di 500 mila persone in adamitico costume festeggerà il Millennio a Piccadilly Circus. Per chi volerà da Parigi a New York in Concorde vi sarà un primo brindisi prima del decollo (ore 1) e secondo cin-cin all'arrivo (ore 23 del giorno prima). Tripla riserva di champagne per i croceristi delle Isole Figi, nel Pacifico, sulla linea del cambio di data. Fuochi artificiali lanciati da 24 postazioni infiammeranno i cieli di Sidney, sede delle prossime Olimpiadi. Nel deserto della California si avrà un mega raduno new age per un milione di persone con canti, preghiere e musica trascendentale. Inoltre, i desiderosi di grandi novità potranno scegliere tra un costoso brindisi sulle dune della Nambia che lambiscono l'oceano o, più modestamente, per un cin-cin in un'oasi del Sahara tunisino (andata e ritorno in giornata)
Dove andranno i nostri politici nazionali?
Massimo D'Alema brinderà al nuovo millennio nell'amata Gallipoli. Silvio Berlusconi trascorrerà la fine d'anno nella su villa di Bermuda.
E quelli locali?
Non ci è dato saperlo, perché l'indagine Cirm non diversifica in regioni e province le sue ricerche. Ma, infondo, che importa? Ognuno trascorrerà il giorno ultimo di questo secolo ultimo del Millennio come meglio crede, brindando con chi più gli piace, mangiando e bevendo bene, ma si spera, senza commettere sciocchezze irreparabili e che mettano a repentaglio la vita propria e quella altrui.
Le indagini, tutto sommato, sono sempre e soltanto indicative e non prendono dentro il loro computo le persone sole, gli indigenti, i vinti dalla vita, quelli che mangeranno e berranno il poco di sempre, privati persino della speranza che il 2000 porti loro qualcosa di meglio e di più.

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 12 Settembre 2006

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