Articoli e servizi culturali


Società che cambia - Europa : le nuove priorità al femminile

Dai risultati di una recente ricerca, sembra che spesso sia la donna a dare, con la sua attività, il maggior contributo al reddito di casa : il 64 per cento delle italiane che lavorano contribuisce a più della metà del reddito familiare, diventando gli effettivi capifamiglia.
La notizia emerge da un'indagine che vaglia pareri - a cura dell'Istituto di ricerca londinese Mori, in collaborazione con Demoskopes. E' un'indagine con valenze sociali e psicologiche in quanto analizza anche i desideri e il vissuto del pianeta donna.
Titolo dello studio : Europa, le nuove priorità al femminile.
Vi è una curiosa contraddizione con i dati del Ceres (centro di ricerche economiche e sociali), da cui risulta che i guadagni delle donne sarebbero inferiori a quelli maschili. Com'è possibile - si chiedono gli studiosi di fenomeni sociali - che le donne guadagnando meno, contribuiscano in forma maggiore ? Il presidente di Demoskopes sottolinea che si deve tener conto delle single, unica fonte di guadagno per il loro stesso sostentamento, come del resto le separate, le vedove e le divorziate. Inoltre si deve tener conto del fatto che i dati non registrano la realtà , ma l'autopercezione delle donne : si basano sulle dichiarazioni verbali, non sulle dichiarazioni dei redditi, per cui si potrebbe parlare di autosopravvalutazione delle donne che finalmente prendono coscienza del loro valore, e manifestano un inedito orgoglio professionale, che è come dire un grande bisogno di riconoscimento.
Probabilmente le lavoratrici si autogratificano - visto la minore possibilità di carriera rispetto ai signori uomini (dovute soprattutto a discriminazioni maschiliste e preconcetti), con questa forma di autoconsapevolezza del loro valore effettivo e virtuale e della loro possibilità di competere, in molti campi, con gli uomini.
Dalla indagine Mori-Demaskope emerge un nuovo atteggiamento delle donne nei confronti della carriera : il 60 per cento delle italiane cita la necessità di guadagnare, come principale motivazione al lavoro ; per il 25 per cento la molla è il bisogno di sentirsi realizzate.
Il successo ?
Per il 50 per cento delle italiane è fatto soprattutto di qualità del lavoro ; oggi hanno compreso che il lavoro - ridimensionandone il concetto - è solo una parte della loro vita, non ne abbraccia la totalità. Nasce così un'immagine femminile inedita e potente, fatta di una completezza nuova, affrancata psicologicamente, perché ha raggiunto parità nel rapporto di lavoro, persuasa che la carriera non sia l'unico motivo di vita.
Avendo guadagnato questa valenza interiore, al di là dei pure importantissimi introiti in danaro, forse proprio per questo la donna comincia a sentirsi capofamiglia.
Come sempre, da noi in Polesine, le evoluzioni non sono mai rivoluzioni, però anche qui il paradigma femminile sta cambiando e conquistando maggiori consapevolezze.

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 12 Settembre 2006

Torna all'indice degli Articoli