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Serata Monicelli

Nell’ambito delle celebrazioni, promosse dall’amministrazione comunale, con la Provincia di Mantova, la Regione Lombardia e il ministero della cultura, in onore dell’intellettuale Tomaso Monicelli - padre del regista Mario - Ostiglia organizza interessanti eventi, comprensivi di un convegno nazionale, spettacoli e mostre fotografiche in cui verranno esposti documenti e cimeli relativi alla vita del grande scomparso e in particolare del mondo di suoi contemporanei quali D’Annunzio, Gozzano, Mondatori, Mussolini, solo per citarne alcuni fra i tanti. Si avrà così un lungo weekend dal 20 al 22 aprile atto a ricordare, a sessant’anni dalla morte, uno degli ostigliesi più illustri, giornalista eclettico, dotato di profonda cultura, commediografo e narratore, critico letterario e teatrale dell’Avanti, direttore di quotidiani, attento ai problemi umani e sociali del suo tempo (cfr. Novelle del mio paese).
Grande attesa per lo spettacolo teatrale “Serata Monicelli” che il Lions Club di Ostiglia metterà in scena venerdì 20 aprile alle ore 21 e domenica 22 aprile alle ore 17 al Teatro Sociale. Elaborata da Aldo Baraldi, tratta da “Le novelle del mio paese” in cui il grande commemorato ha raccontato l’atmosfera di un’Ostiglia del primissimo Novecento, ambientata nei quartieri più disagiati, fra miseria e rivalse sociali, la pièce avrà tutta la forza realistica ed evocativa che gli spettatori sono abituati a gustare nelle rappresentazioni recitate dalla compagnia del Lions Club Ostiglia, nota per le piacevoli performance e recite vernacole di vivo successo. Al recital monicelliano – per la regia di Giulio Amadei – collabora il “Gruppo Arte Novecento” che – nato nell’ambito dell’attiva Università Aperta di Sermide, presieduta da Paola Longhini Fornasa, infaticabile promotrice culturale e produttrice dello spettacolo – offre la disponibilità di circa trenta figuranti e comparse seguite dalla direzione artistica di Carlo Alberto Ferrari e dalla consulenza musicale di Ornella Fiorini. Puntigliosa e attenta la messa in opera di abiti e suppellettili d’epoca per regalare verità alla ricostruzione storica. Il lavoro ha presupposto un impegno di mesi nel teatro di Moglia di Sermide, trasformato in un vero e proprio laboratorio di ricerca che è andata dalla ricostruzione di vesti e acconciature, privilegiando il riappropriarsi di un lessico ormai lontano e soprattutto di una mentalità e di usi che altrimenti andrebbero totalmente dimenticati. Una vera full immersion nei tempi di nonni e bisnonni, cari alla penna monicelliana.
Ornella Fiorini ha addirittura riscoperto ed insegnato “cante” dell’Ottocento atte a ritmare la rappresentazione. Molto creativa l’opera di costumiste d’occasione più che mai fantasione ed attive. L’opera di Monicelli – rivisitata dalla produzione di Paola Longhini Fornasa – non si limita a una ricostruzione di vita strettamente locale, poiché la “Serata Monicelli” ha l’indubbia valenza di riacquisto delle nostre radici a vasto raggio. E, soprattutto, va ricordato che gli spettacoli sono a scopo benefico. Il ricavato verrà destinato al “Progetto Emanuel: salute e acqua per l’Eritrea”.
Grazia Giordani

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 24 Aprile 2007

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