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Tutto per una ragazza
di Nick Hornby, Guanda

Gli amori adolescenziali di Sam
Forse non è il miglior romanzo di Nick Hornby "Tutto per una ragazza" (Titolo originale: “Slam”, pp.274, euro15) che Guanda ci propone nell’accurata traduzione di Silvia Piraccini; forse non raggiunge l’acme di "Alta fedeltà", ma è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, avvinti dalla storia d’amore fra adolescenti resa così viva e nel contempo buffa e commovente, secondo la cifra stilistica consueta di un autore che sa coniugare realtà e situazioni surreali con impareggiabile grazia nevrotica. Del resto è risaputo quanto gli inglesi siano maestri di raffinato humour. Non fa meraviglia constatare come uno scrittore cinquantenne sappia rivestire i panni di un adolescente, poiché chi sa scrivere veramente, può prendersi il lusso di vivere con la penna qualsiasi età.
E così Hornby ci presenta Sam, nato in una famiglia anomala (“in cui tutti inciampano sempre sul primo gradino”) da genitori ragazzini, ora separati. Il padre è una nullità, irresponsabile, la madre con cui vive il ragazzo è moderna, troppo giovane, avvenente, pronta a incoraggiare la grande passione del figlio per lo skateboard e per Tony Hawk, l’eroe di questo entusiasmante sport. Tanto che Sam intreccerà, nella sua stanza, animati dialoghi col poster del suo mitico amico, chiedendogli appoggio e traendo consolazione dai suoi consigli.
Superati i momenti familiari spinosi dei passati litigi dei suoi genitori e appianati i problemi scolastici con l’odiosa insegnante di matematica, il nostro protagonista del romanzo raggiunge un momento di insperata gioia, sentendosi ricambiato nell’attrazione dalla bellissima Alicia, una sua coetanea, conosciuta a una festa, di cui è d’obbligo innamorasi, tanto gli appare a prima vista affascinante.
Quello che succede dopo, sono tutti avvenimenti in discesa. Anche Sam è inciampato nel fatidico gradino, ripetendo la storia dei suoi genitori. E’ immaturo per le responsabilità che lo attendono, impreparato ad assumersi gli oneri di padre-bambino.
L’autore, sotto questo profilo, è persino didascalico perseguendo l’intento di sottolineare ai giovani quanto sia pericoloso il sesso vissuto con la leggerezza adolescenziale, ignara delle conseguenze irrimediabili e pesanti, atte a mettere in crisi l’esistenza di genitori e nonni poco più che ragazzini.
Abbiamo letto, dunque, un romanzo di formazione, specificamente dedicato ai giovani, denso di significati, immerso nel loro mondo e nel loro linguaggio, ma indirizzato anche a chi sa ancora sorridere ricordando un passato lontano, ma non certo rimosso. Una delle grandi qualità di Hornby, autore più che mai sulla cresta dell’onda – anche per il fascino del suo piglio scanzonato - è quella di saper vestire i panni dei suoi personaggi, alieno da vieti stereotipi, così che ci affezioniamo a Sam, alla sua capacità di vivere il presente, catapultato dall’autore anche in avveniristici viaggi nel futuro, tanto lo sentiamo vero coi suoi impacci e i suoi tormenti, prototipo di una giovane società attuale, quella in cui ora stiamo vivendo.
Grazia Giordani

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 30 Maggio 2008

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