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Jane e il mistero del Reverendo
di Stephanie Barron, TEA

Un misterioso Reverendo a capo dei contrabbandieri
Se amate il giallo storico e se già avete apprezzato il romanzo di Stephanie Barron Jane e la disgrazia di Lady Scargrave, ora ritroverete motivo di vivido interesse in Jane e il mistero del Reverendo (Titolo originale: Jane and the Man of the Cloth, TEA, pp.305, euro 10, traduzione di Alessandro Zabini), dove l’autrice ci riporta nel mondo di Jane Austen (1775-1817), un mito senza tempo che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro sulla sua vita e la sua opera: libri su libri, saghe, trasposizioni cinematografiche e trame di film.
Stephanie Barron, nata a Binghamton, New York nel 1963, laureata in Storia d’Europa a Princeton, terminato il dottorato in Storia a Stanford, è entrata nelle file della CIA dove ha lavorato per quattro anni in qualità di Intelligence Analyst per l’Unità Antiterrorismo. Ha scritto il suo primo libro nel 1992 e ha lasciato la CIA nell’anno seguente. Appassionata conoscitrice di vita e opere di Jane Austen, ha scritto una serie di “mystery”, quindici romanzi gialli, protagonista la sua amata Jane, detective di cortesia - le cui avventure si svolgono nell’Inghilterra del Diciottesimo secolo – impreziosite e rese intriganti da una scrittura atta a mettere in luce e onorare le doti intellettuali della grande autrice del passato. Questa volta, Jane dovrà indagare su un misterioso Reverendo, mente perfida, a capo di un’organizzazione di contrabbando notturno, ambientato in un clima di mare fosco, con grotte misteriose, in piena linea con gli stilemi di atmosfera gotica.
Nell’incipit del romanzo, gli Austen si stanno preparando a una piacevole vacanza nel Dorset, a Lyme Regis. Sin dal loro arrivo, avvertono oscuri e minacciosi presagi. A un incidente di carrozza che provoca il ferimento di Cassandra, sorella di Jane, costretti a rifugiarsi nella sinistra dimora di Mr. Geoffrey Sidmouth, uomo dal fascino tenebroso e inquietante, fa seguito, a pochi giorni di distanza, la cruenta scoperta di un impiccato sulla riva del mare e i sospetti di tutta la popolazione cadono sulla figura del misterioso “Reverendo”, nome in codice che nulla ha a che fare con una figura di ecclesiastico. Chi si nasconde dietro questo emblematico nome? E soprattutto quali sono i motivi della familiarità che Sidmouth sembra manifestare nei confronti dei contrabbandieri? Un secondo delitto addensa i sospetti nei suoi confronti, anche perché, vicino al cadavere si notano le impronte degli zoccoli del suo destriero Satana, marchiato G.S. come tutti i cavalli della sua scuderia.
Solo Jane, ancora una volta impegnata in una pericolosa indagine, affascinata dall’enigmatico personaggio, sembra credere in lui anche se le scoperte che via via va facendo, interrogando la vedova dell’impiccato e quanti sono vissuti nell’entourage del secondo ucciso, parrebbero giocare a sfavore di Sidmouth, ormai imprigionato e prossimo alla pena capitale.
Il finale lo lasciamo al lettore che al di là della suspense e dell’accavallarsi dei momenti d’avventura, avrà anche apprezzato l’abilità della Barron nel rendere lo stile di Jane Austen, pronta a cogliere in maniera quasi meticolosa, i costumi e le atmosfere dell’epoca, senza dimenticare, a tratti, il sense of humour di marchio anglosassone che brilla spesso dentro la pagina.
Il terzo volume della serie, intitolato Jane e il segreto del medaglione, dalla casa editrice TEA è offerto come “antipasto” con il primo capitolo nel presente romanzo. Il prossimo autunno, gli appassionati del genere, potranno leggerlo in versione integrale.
Grazia Giordani
pubblicato giovedì 18 giugno 2009 in Arena, Giornale di Vicenza e Bresciaoggi

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 18 Giugno 2009

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