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Le estati letterarie di FulvioTomizza
di Fulvio Tomizza, Marsilio

Tomizza, la memoria e l'anima più intime
Esce in questi giorni «Le mie estati letterarie» (Marsilio, pp.173, euro14), una silloge di scritti autobiografici di Fulvio Tomizza (1935-1999), introdotta da Cesare De Michelis che acutamente sottolinea la cura nello scegliere «tra le molte pagine d’occasione che (l’autore, ndr) era venuto accumulando negli anni mentre tornava insistentemente a riflettere sui grandi nodi che avevano segnato la sua esperienza di uomo, di cittadino e di scrittore, alla ricerca di un ‘interiore coerenza che ogni volta sembrava sfuggirgli e di nuovo inseguiva caparbio».
Veri e propri reportage d’anima, questi squarci di vissuto “lungo le tracce della memoria”, ci regalano un toccante affresco del tormentato pensiero dell’istriano di nascita e triestino d’adozione che – a dieci anni dalla morte – non solo viene onorato con una pubblicazione postuma, ma anche e soprattutto da una grande mostra a Trieste, preceduta da quella che si era tenuta , quale propedeutica anteprima, l’anno precedente a Parma, alla presenza della vedova Laura Levi, con partecipazione degli attori Amanda Sandrelli e Blas Rocha Rey che hanno letti brani scelti della vasta opera tomizziana.
«Fulvio Tomizza. Destino di frontiera» è il titolo della mostra triestina, inaugurata il 31 luglio che terrà aperti i battenti fino al 15 settembre, voluta dal Comune e dalla Direzione Area Cultura della città che era diventata la sua seconda patria. Già un pubblico molto folto ha dimostrato interesse per gli itinerari narrativi, per gli aspetti dell’opera di un pluripremiato artista che tanto si era battuto per la pacificazione dei popoli, per il confronto tra culture non sempre facilmente conciliabili in pacifica armonia. Il coordinamento scientifico dei vivaci convegni è affidato ad Elvio Guagnini. La vita e le opere di Tomizza sono sapientemente ricostruite attraverso varie tipologie di materiali, dai manoscritti ai libri, dagli oggetti di scrittura e di svago alle fotografie, quasi tutti di proprietà della famiglia. Alla mostra sono affiancati un calendario di visite guidate con i curatori Gianni Cimador, Marta Angela Agostina Moretto ed Elvio Guagnini e, nella prima metà del mese di settembre, si terrà un ciclo di sette conferenze su molteplici aspetti dell’opera del grande “scrittore di frontiera”.
Grazia Giordani
pubblicato in Arena, Bresciaoggi e IL giornale di Vicenza sabato 29 agosto 2009

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 10 Settembre 2009

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