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La scomparsa di De Paoli
di Gianni Simoni, Tea

Omicidio De Paoli un giallo lombardo firmato Simoni
Una delle ragioni per cui i romanzi gialli di Gianni Simoni incontrano tanto successo, forse nasce dal fatto che uno dei personaggi principali dei suoi noir, l’ex giudice Petri, per alcuni versi è quasi un alter ego dell’autore stesso che – cavalcando l’ossimoro di una ruvida tenerezza -, non nasconde le sue debolezze, i suoi tic, e persino il suo credo politico.
Nel fresco di stampa La scomparsa di De Paoli (Tea, pp.228, euro 13), Simoni ci propone il già noto terzetto formato dal commissario Miceli, il più sopra citato ex giudice Petri, affiancati dal nuovo commissario Grazia Bruni. Collaborano alacremente con loro figure già note ai cultori del genere, quali l’ispettore Maccari, il vice Armiento, il bravo Esposito e gli inseparabili Grasso e Tondelli. E ci par quasi di vederli, tanto ci vengono presentati con precisione e udiamo le loro voci, i brevi dissensi e le riconciliazioni.
Nello stesso modo “vediamo” i fossati limacciosi della Lombardia che sanno nascondere i loro segreti, soprattutto se si tratta di un cadavere, lì affondato da giorni e martoriato dai ratti. E quando la polizia rinviene un corpo in un fossato nella periferia di Brescia, s’infittiscono i soliti problemi di identificazione e di indagine sulle cause dell’omicidio.
Cosa può essere accaduto alla vittima che sta decomponendosi nel canale? Una rapina malriuscita ad un balordo inesperto e violento? Un incidente d’auto di un pirata della strada che ha tirato dritto, incurante di prestare aiuto al malcapitato che ha colpito ?
Quando si appura che il morto è il dottor Emilio De Paoli, medico curante e caro amico dell’ex giudice Petri, la musica cambia di grosso, perché l’ex magistrato è disposto a fare il possibile e l’impossibile per chiarire un luttuoso evento che tanto lo ha colpito nei suoi affetti.
Comincia subito con l’obbligare il commissario Miceli, alle soglie della pensione, a darsi da fare, in duo con Grazia Bruni, deputata a sostituirlo. E con loro la già citata squadra intera dovrà muoversi senza sosta, ricorrendo a tutti i mezzi.
Il bravo scrittore di gialli ci depista, mostrandoci vari possibili assassini, motivati da cause diverse, persone a cui De Paoli, senza intenzionale colpa, avrebbe potuto arrecare danno. I viottoli della ricerca s’intersecano, frammezzati da momenti di vita domestica dei personaggi che ci diventano sempre più familiari.
La squadra coesa di poliziotti ed ex magistrato non lascerà nulla d’intentato per cercare di scoprire i motivi della morte di De Paoli, proponendosi di restituire onore e giustizia al caro amico di Petri, ma non tutto potrebbe essere quello che sembra, com’è bene che sia in un giallo che si rispetti.
Tanto più è abile il giallista, tanto meno riusciamo ad indovinare l’assassino in corso di lettura. E questo compito lo affidiamo completamente a chi sta gustando le pagine di questo romanzo. Il peggior delitto sarebbe rovinargli la sorpresa.
Gianni Simoni, l’autore, ex magistrato, ha condotto, fra l’altro, quale giudice istruttore indagini in materia di criminalità organizzata, di eversione nera e terrorismo.
Grazia Giordani
Arena 11 novembre 2015

Grazia Giordani

Data pubblicazione su Web: 11 Settembre 2015

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