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Camilla e il Grande Fratello di Giuseppe Pederiali, Garzanti

IL RITORNO DI CAMILLA TRA DELITTI IN DIRETTA E MORTI RECITATE
Ci sono romanzi gialli che avvincono il lettore per l’incalzare della trama, altri per l’atmosfera, il clima che si respira nella pagina. Dobbiamo proprio dire che i thriller narrati da Giuseppe Pederiali , ormai considerato un maestro del giallo all’italiana, piacciono molto per entrambe le ragioni, con l’aggiunta di un’emilianità rotonda e saporosa che trasuda da tutta la narrazione. Dopo il successo di Camilla nella nebbia e Camilla e i vizi apparenti, l’autore ci offre – fresco di stampa – il suo terzo Camilla e il Grande Fratello (Garzanti, pp.376, euro 15). Gli affezionati al mitico commissario Maigret o alla più moderna Key Scarpetta, proveranno immediata attrazione per la bella Camilla, così vera, così donna del nostro tempo, per gusti, abbigliamento e linguaggio. Intelligente, passionale, ironica, in gara col superpoliziotto mandato da Roma, pronta a farla in barba ai suoi colleghi – questa orgogliosa poliziotta – scioglierà nodi che sembravano insolubili, con rapidità di fulminee intuizioni.
Proprio all’ispettore in gonnella verrà affidato l’incarico di body gard di una famosa attrice – Vanessa Silvi – ripetutamente minacciata di morte. All’improvviso, l’affascinante donna di spettacolo sparisce e, dopo poco, stessa sorte tocca a quattro ragazzi, col comune denominatore di una notevole avvenenza. (“Loredana, la modella, Catia ha partecipato a concorsi per Veline, Letterine e robe del genere. I due uomini, pur occupati in attività lontane dal mondo dello spettacolo, sono due bei fighi, come mostrano le fotografie e come confermano le persone che li conoscono”).
La morbida provincia modenese, felpata di nebbie, gremita di istituti bancari (Modena sembra essere una delle città più ricche d’Italia), è sconvolta da un gioco incredibilmente criminale: un’edizione straordinaria di un Grande Fratello a cui partecipano i quattro ragazzi scomparsi, con la folle penalità di uccidere i nominati. Ovvero, vi sarà un’atroce variante rispetto al classico reality televisivo: chi viene eliminato dal gioco, uscirà dalla casa, cadavere, ucciso dai compagni.. Il diabolico regista distribuisce cassette registrate ai media e alla polizia. Persino l’FBI si interessa al caso. Il subbuglio è generale. Non si riesce a capire chi sia l’artefice del satanico gioco, né dove vengano effettuate le registrazioni.
La morbosa attesa degli spettatori è solleticata da un sempre più vivo e incuriosito orrore. Ma cosa c’entra la scomparsa dell’attrice? Quale legame tra i due avvenimenti? Tracce di sangue, trovate nella sua villa in restauro fanno pensare al peggio. Camilla, aggredita da un sicario, indaga instancabile, sempre prima nelle illuminate intuizioni.
Lampeggiano lame di coltelli tra morti vere e soltanto “recitate”, in un susseguirsi di colpi di scena imprevedibili, alternati alle vicende personali di Camilla, alle sue quotidiane emozioni, ai connotati umani del suo esistere.
Ed è proprio l’umanità una delle connotazioni principali nella scrittura del nostro romanziere, attento ai vizi e alle debolezze della società in cui viviamo, dove l’avere prevarica l’essere e dove l’apparire fa la parte del leone. E così – in questo suo nuovo romanzo – la vita dei personaggi sembra posizionarsi sopra un immaginario palcoscenico, indagata dall’occhio crudele di un metaforico Grande Fratello, capace di beffarsi di loro e nel contempo di tutti noi.
Il finale macabro naviga tra gli accenti efferati di uno sbalorditivo Grand Guignol , addolcito dal “palato” buongustaio dell’autore che - nel corso di tutta la narrazione – ci ha fatto venire l’acquolina in bocca coi profumi e i sapori di un’invitante cucina, servendoci sul piatto della scrittura fumanti zamponi, maltagliate ai fagioli e succulenti piatti della sua terra.
Al di là della sapienza nel congegno a incastro del noir, Pederiali sa disegnare caratteri con penna vigorosa, intrecciare dialoghi incalzanti e farci sperare in una prossima quarta “Camilla”, poiché siamo certi che questa singolare poliziotta avrà ancora molto da scoprire.

Grazia Giordani

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